Allo scorso raduno Austeniano abbiamo parlato anche di qualcosa di più comune e normale, e cioè.. come erano gestiti i pasti della giornata?
La colazione iniziava alle dieci del mattino. Può sembrare molto tardi come orario ai giorni nostri (tranne che nel weekend, magari!) ma dobbiamo pensare che la vita all'epoca era molto diversa. Solo le persone povere si alzavano presto per fare colazione e lavorare. Chi aveva una rendita più che sufficiente per avere un minimo di servitù, non aveva bisogno di alzarsi alle 5 per accendere il fuoco e preparare la colazione.
Si mangiava, in genere, toast, pane, insieme a tè, caffè, e anche cioccolata, per chi poteva acquistarla. La cioccolata ovviamente, era molto diversa da quella che possiamo assaggiare noi oggi.
Nelle case più ricche si potevano trovare anche torte o carne della sera precedente, perché come sappiamo, sarebbe andata perduta non essendo possibile conservarla in nessun modo.. un po' come la pizza mangiata a colazione il giorno dopo!
Il pranzo, che io definisco più un brunch, avveniva intorno a mezzogiorno, prevedeva carne fredda, pane e burro, principalmente, ma anche tè, torta. In caso di visite mattutine, sia fatte che ricevute, potevano essere offerti anche sandwich e frutta.
Cena. La cena poteva partire, tenetevi forte, dalle tre alle cinque del pomeriggio in campagna, e dalle sei alle sette in città. I motivi per cui la cena avvenivano a quell'ora erano più pratici che altro: cenare più tardi avrebbe comportato l'uso di parecchie candele, costose all'epoca, e difatti chi voleva essere alla moda, optava per cene tardive, con un grosso dispiego di candele. Ma per una cena normale, in famiglia, sarebbe stato solo uno spreco. In più, la giornata finiva molto presto, per cui non aveva granché nemmeno senso tardare eccessivamente la cena.
Il tè veniva servito un'ora dopo la cena,ma non aveva ancora il significato di invito formale che si avrebbe avuto in epoca vittoriana. Se per caso doveste finire indietro nel tempo, sappiate che se riceverete un invito a tè, significherà che dovrete presentarvi dopocena, e oltre al tè, troverete anche della torta ad attendervi.
Supper: quella che effettivamente sembra più una cena, è la cosiddetta supper; se la cena è avvenuta troppo presto, o ritardata elegantemente, si può sopperire così, tra le 21 e le 22.
Durante questa fase si può mangiare un pasto caldo, da mangiare seduti, o un pasto più leggero come potrebbero essere i muffin inglesi. Anche toast e burro, tè, caffè e magari un po' di acqua e vino per aiutare la digestione e conciliare il sonno.
Certo, il discorso cambia parecchio se vi chiamate Mr. Woodhouse!
La colazione iniziava alle dieci del mattino. Può sembrare molto tardi come orario ai giorni nostri (tranne che nel weekend, magari!) ma dobbiamo pensare che la vita all'epoca era molto diversa. Solo le persone povere si alzavano presto per fare colazione e lavorare. Chi aveva una rendita più che sufficiente per avere un minimo di servitù, non aveva bisogno di alzarsi alle 5 per accendere il fuoco e preparare la colazione.
Si mangiava, in genere, toast, pane, insieme a tè, caffè, e anche cioccolata, per chi poteva acquistarla. La cioccolata ovviamente, era molto diversa da quella che possiamo assaggiare noi oggi.
Nelle case più ricche si potevano trovare anche torte o carne della sera precedente, perché come sappiamo, sarebbe andata perduta non essendo possibile conservarla in nessun modo.. un po' come la pizza mangiata a colazione il giorno dopo!
Il pranzo, che io definisco più un brunch, avveniva intorno a mezzogiorno, prevedeva carne fredda, pane e burro, principalmente, ma anche tè, torta. In caso di visite mattutine, sia fatte che ricevute, potevano essere offerti anche sandwich e frutta.
Cena. La cena poteva partire, tenetevi forte, dalle tre alle cinque del pomeriggio in campagna, e dalle sei alle sette in città. I motivi per cui la cena avvenivano a quell'ora erano più pratici che altro: cenare più tardi avrebbe comportato l'uso di parecchie candele, costose all'epoca, e difatti chi voleva essere alla moda, optava per cene tardive, con un grosso dispiego di candele. Ma per una cena normale, in famiglia, sarebbe stato solo uno spreco. In più, la giornata finiva molto presto, per cui non aveva granché nemmeno senso tardare eccessivamente la cena.
Il tè veniva servito un'ora dopo la cena,ma non aveva ancora il significato di invito formale che si avrebbe avuto in epoca vittoriana. Se per caso doveste finire indietro nel tempo, sappiate che se riceverete un invito a tè, significherà che dovrete presentarvi dopocena, e oltre al tè, troverete anche della torta ad attendervi.
Supper: quella che effettivamente sembra più una cena, è la cosiddetta supper; se la cena è avvenuta troppo presto, o ritardata elegantemente, si può sopperire così, tra le 21 e le 22.
Durante questa fase si può mangiare un pasto caldo, da mangiare seduti, o un pasto più leggero come potrebbero essere i muffin inglesi. Anche toast e burro, tè, caffè e magari un po' di acqua e vino per aiutare la digestione e conciliare il sonno.
Certo, il discorso cambia parecchio se vi chiamate Mr. Woodhouse!