domenica 24 maggio 2020

La moda Regency - Cosa indossare fuori casa

Ed eccoci ad un nuovo appuntamento con la moda Regency.
Oggi parleremo di accessori, ma anche degli antenati dei nostri cappotti e giacche.
Ovviamente, in tempi in cui il riscaldamento non esisteva (non come lo intendiamo noi oggi) e si viaggiava in gelide carrozze, la priorità era quella di essere ben coperti ma con stile, quando la propria disponibilità economica lo rendeva possibile.
Abbiamo quindi tre possibilità nella moda Regency, usate in base alle stagioni.


  • La Pelisse : La Pelisse è un lungo cappotto, che può arrivare sia alle ginocchia che alle caviglie. Ecco un esempio realizzato da Perfect Little Parcel 


  • Lo Spencer : lo spencer è simile ad un moderno giubbotto corto, ma molto più aderente e con maniche molto lunghe, che arriva a coprire l'intero busto. Ecco due esempi da Antique Gown (prima foto) e Atelier Nostalgia 


  • Il mantello : uno dei miei accessori preferiti! In genere si indossavano mantelli con cappuccio per le serate danzanti. Abbiamo anche la versione in lana per uscire di giorno, in giorni particolarmente freddi. Ecco un esempio dalla Manchester Art Gallery e Tea in a Teacup 

E per gli accessori?
Gli accessori oggi come allora, erano considerati parte integrante di una toletta.
L'importante era non eccedere mai, sebbene non mancassero esagerazioni nella moda.
Guanti, scialli, bonnet, cuffiette, calze e calzature sono tutti parte integrante della moda Regency.
I guanti sono praticamente un must, da indossare anche in estate se possibile per evitare l'abbronzatura. 
Alle cene formali vanno indossati sempre, ma se avete mai provato a cenare con dei guanti (e vi assicuro che ho dovuto toglierli dopo un po') avrete notato che non sono il massimo della comodità. 
Alcuni guanti venivano disegnati con la possibilità di sbottonarli, liberare il braccio fino al polso, e richiuderli a fine cena. Nei balli era assolutamente obbligatorio indossare i guanti, per evitare il contatto fisico tra uomo o donna, ma era anche un modo per evitare di toccare le mani sudate di qualcuno. In effetti, è una cosa poco piacevole anche ai giorni nostri!
Qui potrete vedere su Pinterest esempi di guanti regency

Per le visite, in genere ci si toglieva il cappello o il bonnet se la visita sarebbe durata più di mezz'ora. Per le serate importanti erano assolutamente sconsigliati, ed era preferibile indossare un turbante, generalmente indossato dalle donne più mature.
Nelle serate eleganti ma comunque non troppo formali, le donne sposate o zitelle, potevano indossare le cuffiette. Se l'ambiente però chiedeva un tono più formale, era preferibile non indossarla.

Ecco degli esempi per le Cuffiette da donna
Per i Bonnet
Per i Cappelli
e i Turbanti

Per i balli si indossavano calze di seta, o di lana per l'inverno. Sono molto simili alle calze che indossiamo oggi con la differenza che le calze venivano fermate sopra al ginocchio  o la coscia con dei nastri, un po' come le parigine che indossiamo oggi, o con apposite giarrettiere.
Ecco alcuni esempi!

Le scarpe erano invece, e molto curiosamente, con del metallo dentro. Non tutte le donne usavano inserire metallo nei loro scarponcini, ma era un modo per evitare che si sporcassero di fango.
Per le serate, le scarpe erano molto simili alle nostre moderne ballerine.
Qui potrete vedere i vari tipi di scarpe regency

Per le donne in epoca regency che amavano il movimento, era richiesto un tipo di abbigliamento specifico, per esempio adatto per essere indossato per andare a cavallo o per passeggiare.
Per esempio, chi andava a cavallo, usavano abiti che potevano essere indossati anche per viaggiare dato che avrebbero preso polvere o fango. Si indossava generalmente lunghi cappotti, camicette, ideali sia per stare sedute in carrozza che sopra un cavallo. 
Spesso si indossavano camicette a collo lungo per evitare che il sole potesse causare ineleganti abbronzature. Sul cappello si poteva aggiungere anche un velo per coprire gli occhi dalla polvere o dal sole, e persino dal fango.
Gli abiti da passeggiate erano più o meno simili, giusto maggiormente più eleganti o rifiniti.

Cosa si indossava invece in periodo di lutto?

Gli abiti erano fatti generalmente con un materiale chiamato "bombazine", un misto tra lana e seta o un altro materiale chiamato "crepe", un tipo di seta nero.
Le vedove vestivano di nero per un anno, mentre i figli o i parenti per tre mesi.
All'inizio, il nero è assolutamente d'obbligo. Col passare del tempo si può optare per indossare qualcosa di più "colorato", come il bianco, il grigio o il lilla.
I gioielli da indossare erano gioielli da lutto, come per esempio un anello o collana con all'interno una ciocca della persona venuta a mancare.
Se il defunto era un parente stretto, si indossavano guanti e nastri o fiocchi neri tra i capelli, per un tempo indefinito, potevano essere poche settimane così come, mesi, in segno di rispetto.


Come sappiamo, i matrimoni dipendevano in genere, dalla possibilità di una dote. Più la donna era ricca, maggiori erano le sue possibilità di sposarsi.
Era il padre che generalmente, si preoccupava affinché la o le figlie, avessero denaro sufficiente per una cospicua dote.
Anche gli abiti da indossare per il primo anno di matrimonio erano in genere, spesa della famiglia d'origine, mentre l'abito indossato per il proprio matrimonio, può essere indossato nuovamente per importanti occasioni.
Il colore utilizzato era per lo più il bianco, o color crema. A questo outfit si aggiungeva un cappello o bonnet con velo, come possiamo vedere in Orgoglio e Pregiudizio del '95





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