giovedì 1 maggio 2014

La fiera del cattivo gusto

Dopo il successo del passato post (o siamo tutte molto allergiche oppure siamo stufi della coppia che impone la sua presenza) oggi voglio parlare del cattivo gusto.
Ora, io sono la combattente che veste alla marinara, la paladina della giustizia della libertà personale di vestirsi come ci pare e piace.
Però credo che alle volte bisogna anche saper riconoscere i propri limiti.
Esempio pratico. Ieri una ragazza di colore assolutamente BELLISSIMA, era vestita da capo a piedi con una sola fantasia. Maculata. Scarpe e cappello inclusi. Mi sono sentita ad un Safari, poco ci mancava che mi ritrovassi in jumanji scappadando dai rinoceronti, ma il punto è: lei era felice di vestire così. Non critico lei, anzi, abbiamo pure parlato ed era pure molto dolce e gentile, quindi posso solo dire "brava!" per catafottersene del pensiero altrui.
Ma prima di lei a colpirmi è stata la totale noncuranza con cui una ragazza inglese si era conciata. Preciso: non era "magra" ma il punto è che il fisico conta fino ad un certo punto. Se hai classe, anche il rotolino in più ti sta bene. E poi le ossa piacciono ai cani, e nemmeno.
La "mise" era la seguente: sandalo bianco con tacco, calza nera, gonna in pelle ascellare (ho visto la cucitura dei collant e mi ha fatto sapere di portare mutande bianche) camicia color verde acido con borsetta del medesimo colore.
Capello biondo cotonato e trucco da battona.
Si è avvicinata con la scusa di chiedere qualcosa, ma una che entra urlando nella galleria di un museo "paintings! " la dice lunga sulla sua persona. Probabilmente non ne aveva mai visti.
Vi lascio quindi con un quesito.
L'abbigliamento è una spina nel fianco di ogni donna, e spesso ci si sente dire da molti "maschi", che se indossi certe cose (es, una minigonna) è perchè vuoi farti vedere. Contrari o no? Oppure siete per il "indosso ciò che voglio, fregandomene? "Chi mi conosce sa come la penso, ma è sempre divertente confrontarsi con altre persone :)

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