Fanciulli et fanciulline.
La mia vita Bathese è scandita da ritmi tranquilli e normali.
Passo le pause al museo a bere tè con altri volontari, sto iniziando ad uscire, fare amicizia, e imprecare sui prezzi per mangiare.
Mi sono accorta che non ho scritto nulla sui miei giorni da turista; per la verità ho visto così tante cose che, sommate alla stanchezza, a girare sempre, dimenticavo di appuntare.
Ho visitato Stonehenge e la casa natia di Shakespeare, per cui se qualcuno volesse info in più, chieda pure! :) (insieme ad altre località tra cui la tomba del mio adorato king Arthur)
Ho quasi finito un libro (ne ho comprati 8 in una settimana.... Ehm) scritto da Federica Bosco. Diciamo che la protagonista dovrebbe essere una sorta di Bridget Jones italiana a New York. Togliendo i cliche tipici della convivenza di questa donna con la coinquilina di colore che canta e con l'amico gay che è più donna di tutte noi, trovo la protagonista divertente ma fondamentalmente, cretina. Dipendente dal genere maschile, si getta tra le gambe del primo che le mostra un po' di affetto, che lei conosca o meno.
Ovvero il genere di donna che definisco senza dignità.
In ogni caso... Domani mi aspetta un'altra mezza giornata al museo. Spero che almeno domani i miei capelli non diventino una massa informe come sempre, con questo vento @.@
Ironia. L'ironia è, secondo me, la chiave della vita. Senza ironia siamo perduti. E quindi, ironicamente parlerò della vita di una Janeite. Sogni, speranze, illusioni, il tutto in un mix ironico e disincantato sulla vita di ogni giorno.
sabato 5 aprile 2014
Ordunque
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