domenica 26 aprile 2020

La moda Regency - Le sottovesti

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della moda Regency.
In questo post andremo a scoprire l'entusiasmante mondo delle sottovesti. Dico entusiasmante, perché ho cercato di immaginare me stessa con indosso il numero di sottovesti che si potevano arrivare ad indossare e l'immagine che la mia mente ha creato è stata, nemmeno a dirlo, quella di un pallone aerostatico.

Questo perché, nonostante la moda del periodo sia decisamente più semplice di quella dell'epoca settecentesca, e lo sarà comunque se comparata all'epoca vittoriana, il numero di sottovesti si aggira intorno a.. tre - quattro diversi tipi, prima di indossare l'abito vero e proprio.
Oggi vedremo le sottovesti principali, che sono per l'appunto tre.

Il primo stato, che in inglese è chiamato "shift" è quello che potremmo definire lo strato più rozzo. Dona calore, copre il corpo femminile e fa da scudo tra la pelle e il resto degli indumenti. Sembra a prima vista una camicia da notte, ed effettivamente, poteva anche essere usata come tale. Avrete notato in alcuni film o video su YouTube, di come le donne alzandosi, indossassero gli abiti sopra queste camiciole, senza cambiarsi.
Qui un esempio creato da itsallfrosting.wordpress.com

Il secondo strato è dato dal corsetto, o gli "stays". Gli stays erano dei corsetti creati con materiali durissimi, come potevano essere per esempio le ossa. Erano usati moltissimo nell'antichità: un esempio di stays lo troviamo usato da Elisabetta I. Caddero in disuso nel 18 secolo.
Lo stays o il corsetto assicuravano il supporto necessario non soltanto per il seno ma per il portamento. Era necessario l'aiuto di qualcuno per indossarlo, e in genere l'aiuto era dato da una cameriera o una parente che viveva in casa.
Si poteva aggiungere ulteriormente un "busk" cioè una sorta di striscia di legno o avorio che aiutava a mantenere la postura.



Piccola curiosità; quando si andava ad un ballo, le dame usavano mettere un mazzolino di lavanda in cima al corsetto, rilasciando un gradevole odore. Sicuramente lo avrete notato nel film "Orgoglio e Pregiudizio", mentre assistiamo ai preparativi per il ballo di Netherfield.

Ovviamente, il corsetto veniva stretto il più possibile in modo tale da far risaltare la propria figura.
Un esempio di corsetto ricreato da historicalsewing.com

Il terzo strato prevede l'uso della petticoat. La moda regency ha come regola base la modestia. Le petticoat sembrano a prima vista dei semplici abiti, ma il loro compito è quello di proteggere il corpo femminile donando anche calore, qualora il materiale non fosse seta o mussola.
Come si indossava?
La petticoat poteva diventare parte dell'outift qualora si indossasse un abito con un colore complementare aperto sul davanti.
In questo caso, la petticoat sarà di un materiale più elegante e pregiato, come la mussola o la seta.
Un esempio di petticoat ricreato da cationdesigns.blogspot.com

Piccola curiosità: la petticoat oggi viene ancora utilizzata nella moda lolita: è una sottogonna vaporosa che dona volume agli abiti, disponibile in vari colori e misure. 




Una domanda che mi viene posta spesso è: ma le donne, respiravano? I corsetti erano pericolosi? è vero che le donne si facevano asportare le costole per essere più magre?
Comparato alle epoche passate, le donne Regency sono decisamente più fortunate, anche in vista della moda Vittoriana.
Non tutte le donne indossavano il corsetto e vi erano anche delle variazioni possibili, che sono visivamente molto simili ai nostri moderni reggiseni.In termini di salute erano quindi, decisamente meno pericolosi di altri tipi di corsetti.
Ci sono per esempio esempi di camicette stringate, o corsetti più semplici da indossare; questo dipendeva dal quantitativo di denaro che le donne potevano investire per la creazione o acquisto del loro intimo.
Il motivo per cui si indossassero questi strati è dovuto essenzialmente, al pudore: gli abiti regency senza uso sopratutto della petticoat erano praticamente trasparenti, o comunque, avrebbero lasciato ben poco all'immaginazione.
Pensate che ovviamente, anche le calze erano parte dell'outfit, e immaginate quale scandalo davano quelle fanciulle che indossavano delle calze rosa, per richiamare il colore della carne.
Riguardo all'ultimo punto, è una leggenda metropolitana, chiaramente.
La medicina non era così avanzata da poter attuare una operazione del genere , per cui la risposta è - ovviamente - assolutamente no.
In epoca successive a quelle regency, i corsetti saranno un marchio di infamia o lode, anche con l'avvento della fotografia che ci testimonia di donne con il vitino da vespa.
Per alcuni, sono simbolo di sottomissione femminile, per altri al contrario, hanno acquisito un nuovo significato, più sensuale.
Oggi i corsetti vengono ancora venduti, e indossati da uomini o donne nell'ambiente goth, anche come semplice indumento e non più, come intimo. 

E le cosiddette, mutande della nonna? Venivano indossate?
La risposta è "ni". Agli inizi dell'Ottocento vennero introdotte nelle classi più agiate, ma essendo un indumento che toccava direttamente le parti intime, non veniva nemmeno nominato se non con nomi particolari. 
Non tutte le donne li utilizzavano,  ma se fato caso a questa still del film Orgoglio e Pregiudizio, Jane indossa una normale petticoat, mentre Elizabeth indossa questi "mutandoni". Immagino che Lizzy, considerata una donna coraggiosa, non abbia problemi a indossare qualcosa di "anticonformista" rispetto le sue sorelle. 
In seguito divennero usate maggiormente in classi sociali di tutti i tipi, esclusione fatta per le classi povere. Sarà praticamente solo a inizio '900 che questo indumento verrà usato indistintamente, da tutti. 

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