mercoledì 29 giugno 2016

L`importanza di essere single

Oggi voglio parlare di un argomento che mi sta a cuore.
E` vero che molti di noi passano la vita a cercare la cosiddetta, anima gemella. Qualcuno e` abbastanza fortunato da trovarlo/a, da passarci la vita oppure no.
Altri sono seriamente convinti che la propria anima gemella sia morta di stenti, non sia ancora nata, oppure semplicemente il grande Demone Celeste ha destinato quella persona ad una vita ascetica fatta di rinuncia e solitudine.
Chi lo sa?
Il punto e` che non sempre essere single e` un male. Vediamo perche`.


  1. La liberta`. Che sembra qualcosa che in coppia si ha, ma non e` cosi`. Magari il partner vuole uscire e voi no. Magari avete voglia di uscire con amiche o amici e il partner se la prende. Magari segue la scaramuccia. Magari vi arrabbiate e litigate. Ecco, da single, tutto questo non accade. Se vuoi uscire esci, se non vuoi non esci. Sei tu e solo tu. E non rendi conto a nessuno

     
  2. Quando guardi un film, non partiranno battute di nessun tipo. Ovvero; sullo schermo c`e` un bel figliolo che diciamolo, vi solletica l`ormone. Il vostro fidanzato/marito/compagno sentira` l`orgoglio ferito e porra` la seguente domanda: "COSA HA LUI CHE IO NON HO?" che vi fara` sospirare e pentire di aver visto un film. Allo stesso modo una donna vedendo un film con il proprio lui, se ne uscira` con quelle battutine sottili sottili, o commenti trabocchetto del tipo "hai visto che bel sedere che ha?" PER AMOR DEL CIELO NON DITE DI SI`, SPACCIATEVI PER GAY E FUGGITE IN MESSICO. E potrebbe anche capitarvi di sentirvi dire "mi spieghi perche` non fai come lui? TU NON LO FARESTI MAI PER ME LO SO NON MI AMI ABBASTANZA". Io ve l`ho detto.
     
  3. "Ma come sei vestita?" "Ma devi metterti quei pantaloni?" "Ma non sei scollata?" "Amore quella camicia non mi piace, non si intona alla mia borsa" 
  4. Niente problemi di gelosia. Al massimo potreste essere gelosi del vostro frigo e di qualcuno che lo apre in maniera impropria, magari prendendo la vostra birra e le vostre patatine. Il cibo non vi delude mai 
  5. Volete mettere la bellezza di camminare per casa in mutande grattandovi il sedere, spuzzettando in giro e gareggiando tra voi e lo specchio a suon di rutti, senza far perdere ogni attrazione possibile? Ammettiamolo! Anche le donne fanno i ruttini, spuzzettano e fanno la cacca, e magari cantano anche la canzone di Homer Simpson Sto seduto sopra il ceeeeeeeesso!
  6. Questa non ha nemmeno bisogno di essere commentata

  7. Ammettiamolo, quando ci sfiora l`idea di avere una relazione, un flirt, uscire a cena, veniamo assalite da ogni tipo di paranoia possibile. "Perche` non chiama? Avro` detto una stupidaggine? Perche` non mi ha nemmeno scritto un sms?" Basta non uscire, essere asociali e spegnere ogni speranza e felicita` nella vostra vita <3 
  8. Puoi provarci con chi vuoi o non provarci affatto. Camminare per strada, in macchina, nei locali, vedere qualcuno che ti piace, e sbavare senza ritegno. E nessuno potra` dirti niente. 
  9. Non ci saranno offese di nessun tipo perche` ti dimentichi le date importanti. Fidatevi non e` solo prerogativa maschile. Sono una ragazza, e faccio schifo con ogni data importante. Persino i compleanni di genitori e fratelli. Lo ammetto; specie per le date importanti tra fidanzati, san valentini, festa del quaraqua io reagisco cosi`. 
  10. Puoi fare battute sconce e non far offendere nessuno, anzi passi pure per simpaticona

  11. Vivendo ed essendo soli, potrete lasciarvi andare ad ogni tipo di sfogo senza che nessuno ne risenta, si risenta o vi dica qualcosa del tipo "che sei esagerata!" 
  12. Sarete dei sociopatici bellissimi 
  13. Potrete sperimentare nuove sensazioni senza timore di essere giudicati o non capiti. 
  14. Essendo comunque sfigati preferite non avere nessuno che vi piaccia per timore che vada tutto male. E magari vi risparmiate pure dispiaceri! 
  15. Fate quello che volete quando volete e con chi volete. Il che ricorda molto il punto 1, ma qui scrivero` anche una cosa importantissima; potrai mangiare cio` che vuoi all`ora che vuoi e con chi vuoi. Mica niente! 
  16. Non dovrai mai scegliere tra lui/lei e gli amici. Tra i tuoi hobby e il loro amore. Tra voi stessi e loro. Amare se` stessi e` la cosa piu` importante perche` e` con noi stessi che passeremo il resto della nostra vita. 
  17. Segretamente, molto segretamente, stiamo solo aspettando quella persona che possa davvero capirci con uno sguardo, che non rappresenti un ostacolo ma un appoggio concreto ai nostri obiettivi e alla nostra persona. Che non sia solo un/a persona da frequentare. Ma una persona con cui crescere passo dopo passo, aiutandoci nei momenti piu` difficili e in quelli facili. Con cui ridere, parlare, confrontarsi e amarsi. 

domenica 26 giugno 2016

La tascia

Eccomi qui per il capitolo conclusivo sul mondo dei tasci.

In realta` posso gia` sentire il vostro Janeite brain chiedermi "ma come mai parli dei tasci?" in realta` negli anni ho sempre avuto l`abitudine di associare i personaggi di Jane Austen alla vita di ogni giorno, e puntualmente quei personaggi piu` pettegoli li finivo con il mettere vicino ad, appunto, i tasci, in particolare le ladies della mia citta` natia, Palermo.
Ma come si riconosce una tascia e sopratutto, come si combatte?

- Un tratto distintivo della tascia e` la potenza della voce. Esperti del suono sono ancora impegnati a scoprire come sia possibile che una tascia, affacciandosi dal balcone e chiamando il suo pargolo, riesca a far sentire la sua soave voce anche a distanza di tre quartieri, due autostrade e un continente di distanza. Non abbiamo ancora oggi risultati soddisfacenti su questo fenomeno.
- La tascia puo` essere di ogni dimensione, colore e forma fisica. Non lasciatevi sconfiggere dai pregiudizi. Una tascia la riconoscete semplicemente dal modo di camminare e di porsi. E non scherzo.

- La tascia cerca solo partner tasci, possibilmente gia` pronti a metter su famiglia tascia. E su questo non si discute.

- La tascia, una volta sposata, dipende in tutto e per tutto dalla sua famiglia tascia, in particolare la suocera, che viene chiamata rispettosamente "mamma".La suocera puo` essere una preziosa alleata o il tuo peggiore incubo, qualcosa che non succede solo nelle famiglie tasce. E` bene ricordarlo.

- La tascia viene abituata sin da piccola ad essere una perfetta donna di casa. Pulire, cucinare, addobbare casa come fosse esplosa una bomba di pizzi e merletti e` la norma. Non sapere cucinare o non amare la cucina, e` considerata un`onta per ogni buona famiglia tascia e per ogni siculo DOC. Inutile dire che il mio totale disinteresse in materia provoca reazioni scioccate e non ho ancora capito perche`.

- La tascia si abbiglia da tascia. C`e` poco da fare.
Anche un non siculo capirebbe che la Moira Orfei che ha di fronte e` sicuramente tascia. Specie per le occasioni importanti, ogni buona tascia dara` il meglio di se`.
Prendiamo una delle occasioni piu` tipicamente tasce, ovvero il battesimo del virgulto tascio. Il bambino, soffocato nel suo vestitino tascio da battesimo, sara` completamente vessato dalla famiglia tascia, che regalera` bracciali, collane in oro, con immagini di santi di vario tipo. Mamma e papa` tascio saranno stretti nei loro abiti da cocktail dai colori sgargianti, i capelli intrisi di brillantini e tenuti su da una scopa, con il chiaro simbolismo di capo tascia della giornata. Piu` alta e` la crocchia, piu` potere hai. L`unica faccia che puoi fare e` questa quando vedi simili scene.

- E i matrimoni? Il matrimonio prevede uno scontro all`ultimo pizzo. Ogni tascia indossera` sempre e comunque abiti al di sopra della loro portata fisica. Poco importa se mostrano chili e chili di carne a sprovveduti presenti. Poco importa se non sanno camminare sui tacchi e sembrino tanti T-Rex, o che lo spacco all`altezza coscia sia cosi` eccessivo da mostrare che non portano mutande. Loro si piacciono cosi` e io - confesso - le ammiro. 

- La tascia e` convinta di essere invidiata. Magari la gente non sa della loro esistenza, ma la tascia vive con la convinzione di essere spiata, imitata e sopratutto, AMMIRATA. Il 90% delle volte sulle loro bacheche Facebook troverete infatti insulti rivolti a personaggi random che non esistono se non nelle loro teste. Se la tascia e` poi fidanzata, partiranno simpatici sproloqui in una lingua a noi ancora sconosciuta, ma sappiamo che il succo del discorso e` "non guardare il mio ragazzo, stronza! Non respirare in sua presenza, non parlare, non vivere.. etc etc"... quando tu magari, il suo ragazzo non lo guardi nemmeno.


- I tasci amano il karaoke, ma ovviamente non tengono conto se questo amore sia condiviso o meno dai loro vicini. Se si e` abbastanza fortunati da avere vicini tasci, allora si potrebbe persino fare una simpatia festa di quartiere non autorizzata e assolutamente illegale dove i personaggi piu` fantasiosi possono dar sfogo ai loro impulsi canterini. Se sono i bambini i protagonisti, mamma e papa` tasci saranno oltremodo commossi nel sentire il loro pargolo di 4 anni e mezzo cantare "SENZ` TE NUN POSS STAA TU M`APPPAAAAAAAAAAARTIENEEEEEEEEEEEEEE" con un accento siculo misto a quello napoletano. I figli so` pezz `e core. 

- I tasci sono ovunque. Eggia`. Sono un po` come i turisti giapponesi muniti di cappellino e macchina fotografica. Sono ovunque. O V U N Q U E. Anche espatriati, non dimenticano mai le loro origini, e quindi potrebbe benissimo capitarvi un americano che non sa l`italiano ma sa il siciliano, il che e` molto buffo. Tipo la Sandra Marchegiano.... 

 Ma come nasce e cresce la nostra tascia?

  • Da 0 a 2 anni la bimba tascia viene istruita prendendosi cura delle bambole. Non abbiamo prove di ulteriori giochi sicche` una bambina viene istruita per essere una adulta che sta chiusa in casa a pulire e rammendare.
  • Da 2 a 5 anni la piccola tascia prende coscienza di se` come donna iniziando ad ascoltare musica tascia e a vedere Uomini e Donne in tv. 
  • Dai 5 anni fino ai 10, la piccola tascia va a scuola. Tratto distintivo e` che le tasce hanno quasi sempre un livello di istruzione piu` alto dei tasci. La famiglia Angela mi ha confermato di un servizio dedicato esclusivamente a loro.
  • Dai 10 ai 15 la tascia e` oramai donna fatta e finita. Diventata signorina (il primo ciclo mestruale e` accompagnato da pubbliche uscite, confetti, festa e genitori singhiozzanti per la gioia, evidentemente non capendo che la perdita di sangue mestruale e` un tratto pressoche` distintivo di ogni donna e che non c`e` un cazzo di motivo di esserne felici) la tascia e` gia` istruita a scegliere il primo fidanzatino. Ma fidanzatino serio, per cui sara` obbligo dei due piccioncini di essere presentati alle rispettive famiglie, indossare una fedina pre anello di fidanzamento che simboleggia "u zitamento in casa", ovvero il fidanzamento ufficiale che unisce due famiglie tasce. Il giovane tascio infatti fara` la cosiddetta "acchianata" cioe` la salita in casa della fidanzata. Segue presentazione e confetti. A 15 anni la tascia sa gia` che al compimento dei 18 anni si dovra` sposare pena onta del buon nome della famiglia.
  • Dai 16 ai 18 la tascia vive per il futuro marito. Anzi, magari e` gia` incinta. Possibilmente a 18 anni sara` gia` madre di due frugoletti. Uno si chiamera` Gabriel in onore di Gabriel Garko (attore preferito dalle tasce) l`altra si chiamera` Manuela, come la Arcuri, nota per essere insieme a Garko una delle attrici preferite dai tasci. Altrimenti, libero sfogo con la fantasia. Mi e` stato riportato che un bambino sia stato chiamato "Terenz" come il principe di Candy Candy, che si chiamava pero` Terence. Non possiamo pretendere pure la correttezza ortografica oltre la fantasia pero` eh! 
  • Dai 18 fino alla fine dei suoi giorni la tascia e` oramai mamma e nonna. Cosa succede quindi quando una una tascia diventa mamma? Innanzitutto, si vive per la famiglia. I figli sono tutto. Se il pargolo cade per esempio, i genitori iniziano a gridare, chiamare l`ambulanza, darsi la colpa per quanto accaduto, la mamma si strappa i capelli e il papa` si da` grosse manate in fronte. Il tutto mentre il pargolo e` in apnea da pianto e i genitori sanno solo esclamare "BEDDA MAAAAAAAAAAAATRI, U PICCIRIDDU! SCEMO ADDIVENTO`!" (oh mamma santa, il bambino! Sara` mica diventato scemo?" : intervengono nonni, zii, cugini, parenti fino alla settima generazione, perche` si sa. La famiglia e` una e si vive come una unica entita`. Le tasce si evolvono nella loro forma ultima e suprema, un po` come Mew dei Pokemon; la COMARE. Ovvero la tascia suprema che tutto sa e tutto vede. Conosce i segreti di tutti, chi fa le corna con chi, chi entra ed esce dal quartiere, le abitudini di vita di ogni persona ed e` fonte primaria del pettegolezzo. Non per niente il commissario Montalbano si rivolge alle comari per avere informazioni sui segreti delle persone indagate. La tascia ha il potere. E ne e` cosciente.
     
Cosa fare se incontrate una tascia:
Non ingaggiate sfide. Non guardatele negli occhi. Le tasce potranno anche sembrarvi tasce, ma loro sono solo delle compite ed eleganti figure che si abbigliano, acconciano e truccano pesantemente anche solo per fare un giro del quartiere e comprare il pane. I loro "cosplay" in particolare il loro omaggio per il trucco usato nell`Antico Egitto e` solo un chiaro segno dell`apprezzamento per figure tipo Nefertiti, Nefertari e Cleopatra.
Che non si dica quindi, che una tascia non vive di e per la cultura, e sopratutto, per l`amor proprio. 

La moda Regency


Il periodo Regency, come sappiamo, ha inizio all`incirca nel 1795. Napoleone sarebbe arrivato al potere nel 1804. In quel breve lasso di tempo, la moda richiamava ancora molto la moda settecentesca tipica. Parigi era pur sempre la capitale dello stile e del buon gusto, e le altre citta` si rifacevano alle loro leggi.
In Orgoglio e Pregiudizio per esempio, e` la zia di Elizabeth da Londra a portare alle nipoti e alle loro amiche, le ultime notizie in fatto di moda.
Tuttavia, con la Rivoluzione, le cose cambiarono. La Francia era in crisi economica, cosi` Napoleone cambio` le carte in tavola, proibendo l`importo di stoffe dall`Inghilterra. Le dame furono “invitate” a non indossare gli stessi abiti piu` volte, arrivando persino a chiudere i caminetti dei palazzi di corte cosi` da costringerle a indossare piu` strati di abiti e da acquistare piu` tessuti in patria.
L`imperatrice Giuseppina, come ogni regnante, era una guru della moda, e data la sua figura, gli abiti iniziarono a subire delle modifiche, divenendo piu` semplici e meno sfarzosi di quelli settecenteschi, con strascichi lunghi o corti, ma i richiami alla moda neoclassica divennero sempre piu` evidenti. Napoleone era convinto che anche gli uomini potessero risollevare l`economia, cosi` intromise alcuni cambiamenti nell`abbigliamento maschile.
Secondo Napoleone, lo stile neoclassico era quello perfetto, per cui venne abbandonato lo stile artificioso, preferendo (nella moda femminile) uno stile piu` morbido, naturale, meno pomposo che fino ad ora, aveva dettato legge in Europa.
In Inghilterra questo stile viene chiamato Regency, perche` in questo periodo a regnare era il principe reggente Giorgio IV.
Gli abiti bianchi per le occasioni importanti, per le dame, erano preferiti perche` ricordavano le statue greche. Nonostante lo stile meno complesso e sfarzoso, gli abiti avevano una loro seducenza, lasciando scoperto quanto bastava il decollete. Gli abiti da giorno, tuttavia, erano piu` semplici, e ogni donna doveva avere un numero nutrito di abiti per ogni occasione.
Gli abiti serali avevano l`obbigo di essere indossati con guanti lunghi fino al gomito, mentre quelli giornalieri chiedevano un semplice paio di guanti sufficienti a coprire la mano da sole.
Gli abiti potevano essere anche molto leggeri, ed e` qui che vengono introdotti gli scialli. Nell`Ottocento sarebbe diventata una vera mania, specie per gli scialli provenienti dall`Oriente, utilizzati anche come dono di nozze.
Gli abiti bianchi erano giudicati molto importanti, cosi` vennero utilizzati solo per la sera. Per il giorno vennero preferiti abiti piu` utilizzabili, dai colori comunque chiari come l`azzurro, rosa o lilla. Per le donne piu` grandi invece, i colori erano piu` scuri, come il nero, il porpora o il viola.
Le maniche cominciarono ad allungarsi, e vennero introdotti dei bolerini, conosciuti col nome di “spencer”ed erano di vario tipo, persino abbelliti con ornamenti militari. Rimasero in voga per circa vent`anni. I mantelli guarniti con la pelliccia, introdotti dalla Polonia e dalla Russia, divennero quasi un simbolo della moda Regency stessa, e nel 1818 venne introdotta la rendigote, in sostituzione del mantello.
Era decisamente piu` comodo, caldo e adatto da essere usato anche in viaggio.
Le calzature erano comode, senza tacco, e potevano essere in seta, panno e capretto, e si diceva che ogni donna avesse almeno tre paia di scarpe. Si dice che l`imperatrice Giuseppina ne avesse ben 500!
Alcune scarpe vennero dotate di un tacco speciale in modo tale che le donne non si sporcassero gli abiti, sollevandole dal terreno fangoso di qualche centimetro e le scarpe non avevano grandi differenza tra destra e sinistra. Venivano indossate in base a come risultavano piu` comode.
Come sappiamo nel settecento si indossavano pannier, busti steccati, che rendevano spesso difficile respirare e molte dame venivano prese in giro dalla satira poiche` svenivano spesso. Qui adesso invece, viene cancellato quasi ogni ricordo di quel passato cosi` complesso, arrivando a eliminare molti di quelli indumenti. La biancheria intima si ridusse al minimo, in modo tale da risaltare le forme, e se invece si volevano nascondere, si indossavano piu` sottogonne.
Sembrera` assurdo, ma e` qui che le donne indossano per la prima volta “i pantaloni”. I pantaloons erano un indumento caldo indossato dagli uomini, che vennero poi introdotti anche al mondo femminile. Possiamo paragonarli ai nostri collant pesanti, ma venivano indossati senza – ovviamente – gli slip, perche` non esistevano. Questi parenti dei nostri collant erano in tonalita` nudo, e veniva aggiunto un piccolo cuscinetto dietro per dar loro una maggiore pienezza della gonna. Le calze vere e proprie invece, sono paragonabili alle nostre moderne autoreggenti. Erano di seta per i balli e di lana per ogni giorno, e venivano bloccati per mezzo di una giarrettiera.
Il ventaglio era importantissimo; era un mezzo utile per sedurre (esisteva infatti un preciso linguaggio del ventaglio, che vediamo nella miniserie “Lost in Austen) ma anche per sopportare la calura estiva. Non importava come fossero fatti, ma erano giudicati un accessorio talmente indispensabile che ogni donna ne possedeva almeno uno, e nell`epoca vittoriana furono altrettanto esaltati.
La vera novita` dell`epoca Regency e` l`invenzione della borsa, o per meglio dire, la sua trisavola.
Si chiamava “Reticule”, ed era niente di piu` che una sorta di borsa a sacchetto, che poteva essere anche attaccata alla cintura. Si poteva mettere dentro un fazzolleto, qualche moneta, il libro delle preghiere e si`, i famosi sali contro ogni forma di svenimento. Insomma, per la prima volta le donne non usavano piu` le semplici tasche per portare con se` alcuni oggetti.
Nelle nostre miniserie e nei film, abbiamo visto come spesso le donne portassero il capo coperto. Questo aveva un duplice motivo; i cappellini erano giudicati un elemento indispensabile per la propria toletta, in piu` proteggevano i capelli dalla polvere. Per la sera si usava invece un turbante, mentre le cuffiette venivano indossate dalle donne sposate, anziane o nubili sia di giorno, che la sera, che in casa.
I piu` famosi erano sicuramente quelli di paglia, perche` erano alla portata di ogni tasca e potevano essere poi decorati secondo il proprio gusto (Lydia in O&P acquista un cappellino per il semplice gusto di abbellirlo).
Gli abiti da sposa non dovevano essere obbligatoriamente bianchi, ma essendo quello il colore “della moda”, venivano cuciti per essere usati in occasioni di altro tipo, come i balli, per andare a teatro o a vedere l`Opera.

Per i nostri gentiltuomini invece, la moda inizia ad interessarsi a loro proprio nel secolo del Re Sole.
Era assolutamente impensabile che un gentiluomo uscisse di casa vestito in un certo modo, senza seguire precise regole di etichetta, sia nell`abbigliamento che nella toletta che nella vita di tutti i giorni (il che ricorda molto Emma e la sua arrabbiatura verso Mr. Knightley quando arriva a cavallo per una serata anziche` usare la carrozza come tutti).
L`idea del dandy nasce molto prima di Oscar Wilde, e difatti il primo dandy della storia e` il famoso Beau Brummell. Brummell, il cui vero nome era George, venne chiamato “Beau” proprio per la sua arguzia, per il suo modo di fare, che conquistava sia uomini che donne.
Grazie al suo savoir faire, seppe muoversi nel mondo giudicato “civilizzato”, divennendo una icona della societa` inglese. Frequento` brevemente Eton, e non appena ebbe accesso alla sua discreta eredita`, si decise ad usare la sua persona per raggiungere la fama. Si trasferi` a Londra, prese il nome di Beau dopo la sua prima “season”, e inizio` la sua scalata sociale.
Pare che ebbe tra le sue amicizie persino il principe Reggente, (non particolarmente amato da Jane, che fu, in un certo senso, obbligata a dedicargli un paio di libri, essendo lui un grande fan). Beau aveva stile, eleganza ed arguzia, era una sorta di Re Sole inglese. Pare che la sua toletta durasse tre ore, e che fosse assistito dal principe in persona!
Qual e` quindi la differenza tra il dandy, e il classico gentiluomo dell`epoca?
Il Dandy ricerca la bellezza. L`eleganza, la seducenza e la mascolinita`, mentre il classico gentiluomo dell`epoca viene giudicato pacchiano e sciatto. Al bando il profumo, o la cipria. Lo stile deve essere semplice, pulito, e Beau rivoluziono` il costume nella moda maschile.
Importo` i pantaloni dal continente, preferendoli ai pantaloni “alla zuava”, che finivano con una specie di elastico alla fine, da mettere sotto le scarpe. Un po` come i nostri moderni fuseaux, molto in voga negli anni 80. Il gilet si stringeva come un corsetto, e il cravattino, non esattamente comodo, “costringeva” il povero malcapitato a tenere il collo ben dritto e sollevato, donando all`uomo questo attegiamento – secondo Beau - da dandy.
La fortuna di Beau non duro` a lungo. Cadde preda del vizio e prese la silfide in un bordello di Londra, causandogli una sorta di disturbo bipolare. Quando il principe prese le distanze, egli rispose a quell`insulto con ira, cosa che lo fece sempre piu` allontanare dai salotti del cosidetto “beau monde”.
Assalito dai creditori fu costretto a fuggire in Francia. La silfide lo porto` alla pazzia, e mori` infatti in un manicomio a Parigi, nella totale poverta`.

C`e` da dire, per concludere, che Jane Austen non scrisse mai cosa indossavano i suoi personaggi, questo perche` ovviamente, i romanzi erano suoi contemporanei, e nessuno aveva bisogno di sapere cosa indossasse un Mr. Darcy, essendo ambientato in quegli anni; sebbene alcuni cambiamenti nella moda venivano introdotti, nelle campagne e nelle citta` che non fossero Londra o Bath questi cambiamenti arrivavano con piu` lentezza, e spesso anche alcuni balli (come il valzer) giudicati scandalosi erano magari gia` arrivati a corte.
In Mansfield Park del 99 per esempio, si vede Fanny ballare un valzer; e` abbastanza improbabile che in una famiglia come quella di Fanny e dei suoi cugini, fosse possibile ballare un valzer, e ritengo anche assai improbabile che la Austen potesse scriverne.

La moda Regency continuo` a dettar legge finche` non venne soppiantata dalla moda vittoriana, e lo stile semplice, neoclassico, venne abbandonato nel nome di uno stile nuovamente pomposo, in continua evoluzione, che riporto` in auge la crinolina e i suoi derivati, e una nuova versione del corsetto per risaltare la figura femminile.